Fluorochinoloni ad uso sistemico ed inalatorio: rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache

L’Agenzia italiana del farmaco, in una nota, informa che in accordo con le ditte titolari di specialità medicinali contenenti fluorochinoloni (ciprofloxacina – delafloxacina -levofloxacina – lomefloxacina -moxifloxacina – norfloxacina – ofloxacina – pefloxacina – prulifloxacina – rufloxacina) e con l’Agenzia Europea dei Medicinali, ha introdotto una nuova avvertenza riguardante il rischio di rigurgito/insufficienza della valvola cardiaca associato ai fluorochinoloni per uso sistemico e inalatorio.

L’Agenzia spiega che I fluorochinoloni per uso sistemico e inalatorio possono aumentare il rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache. Le condizioni che predispongono al rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache includono patologie congenite o preesistenti delle valvole cardiache, malattie del tessuto connettivo (ad esempio la sindrome di Marfan e la sindrome di Ehlers-Danlos), la sindrome di Turner, la malattia di Behçet’s, l’ipertensione, l’artrite reumatoide e l’endocardite infettiva.

Nei pazienti a rischio di rigurgito/insufficienza delle valvole cardiache, i fluorochinoloni per uso sistemico e inalatorio devono essere utilizzatisolo dopo attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche.

I pazienti devono essere avvisati di rivolgersi immediatamente al medico in caso di dispnea acuta, insorgenza de novo di palpitazioni, o comparsa di edema addominale o degli arti inferiori.

I fluorochinoloni sono antibiotici approvati nell’Unione Europea per il trattamento di alcune infezioni batteriche, comprese quelle potenzialmente letali. Poiché possono presentare effetti indesiderati anche gravi e di lunga durata, il loro uso è generalmente limitato a quelle infezioni per le quali sia considerato inappropriato l’uso di altri antibiotici comunemente raccomandati per queste infezioni.

Gli antibiotici fluorochinoloni devono essere usati solo dopo attenta valutazione dei possibili benefici rispetto ai rischi, inclusi quelli di aneurisma e di dissezione dell’aorta.

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