Export italiano: il farmaceutico traina la crescita

L’export italiano nel primo semestre 2025 ha registrato una crescita del 2,1%, ma come riportato dal Sole 24 Ore, senza il contributo decisivo del settore farmaceutico il bilancio sarebbe stato negativo.

Il comparto farmaceutico ha mostrato una crescita straordinaria del 40%, generando quasi 10 miliardi di euro aggiuntivi e portando il valore totale dell’export di settore a 36 miliardi tra gennaio e giugno – un quasi raddoppio rispetto al 2024.
La crescita è stata fortemente influenzata dalle vendite negli Stati Uniti, dove i produttori hanno aumentato le scorte per cautelarsi dai possibili dazi.
Le esportazioni farmaceutiche verso gli USA sono passate da 4,78 miliardi nel primo semestre 2024 a 8,5 miliardi nello stesso periodo del 2025.

Stando ai dati del quotidiano economico, l’Italia ha consolidato negli anni il proprio ruolo di hub produttivo globale del settore farmaceutico. In dieci anni i valori di export sono cresciuti dai 19,9 miliardi del 2015 ai quasi 54 miliardi del 2024.
Il peso del farmaco sull’export manifatturiero italiano è passato dal 5% del 2015 al 12% attuale.
Il distretto di Firenze si conferma leader nelle esportazioni verso gli Stati Uniti, superando anche Milano con quasi 2 miliardi di vendite nel primo trimestre.

Tra gli altri comparti, solo l’alimentare ha mostrato una crescita significativa (+5 punti percentuali), mentre il settore automotive ha registrato la performance peggiore con un calo a doppia cifra e 1,4 miliardi di vendite in meno.
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, la Spagna ha registrato la crescita assoluta migliore (+2 miliardi), anch’essa trainata dal boom farmaceutico. Positivo anche il recupero della Germania dopo due anni di contrazione.
L’avanzo commerciale italiano si è attestato a 23 miliardi nella prima metà del 2025, con il saldo verso gli Stati Uniti che supera i 20 miliardi di euro, un record semestrale ora però a rischio per le nuove politiche tariffarie.

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