Coronavirus. Terapie antivirali sperimentali per combatterlo

Secondo quanto riferito dal Ministero della salute, contro la malattia polmonare Covid-19 causata dal nuovo coronavirus SarsCoV2 non esistono al momento terapie specifiche, ma solo cure sperimentali.

Sulla base dei dati disponibili, l’Organizzazione mondiale della sanità ha suggerito una terapia antivirale sperimentale, correntemente utilizzata anche all’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma.

Si tratta di due farmaci: il lopinavir/ritonavir, un antivirale utilizzato per l’infezione da Hiv e che mostra un’attività antivirale anche sui coronavirus, ed il remdesivir, un antivirale già utilizzato per la malattia da Virus Ebola e potenzialmente attivo contro l’infezione da nuovo coronavirus.

“Tali farmaci – spiega l’Istituto – sono indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili”.

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale e la sindrome respiratoria acuta grave.

Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.

“Complessivamente sono 132 le persone che sono state positive al coronavirus. Di queste due sono decedute, e c’è poi il ricercatore italiano tornato da Wuhan che è guarito. Questa la distribuzione regionale: 88 casi in Lombardia, 24 in Veneto, 6 in Piemonte, 9 in Emilia Romagna e 2 nel Lazio (la coppia di turisti cinesi). Il totale delle persone che sono quindi attualmente sotto osservazione sono 129. Di queste sono 54 ricoverate in ospedale con sintomi, 26 in terapia intensiva e 22 in isolamento domiciliare. Questi i dati che abbiamo censito in queste ore”.

A fare il punto della situazione legata ai focolai di coronavirus nel nostro Paese è stato questa mattina il capo della Protezione civile Angelo Borrelli

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