Cefepime. Aifa: rischio di reazioni avverse neurologiche gravi in pazienti con insufficienza renale
Un comunicato dell’Agenzia Italiana del Farmaco, in accordo con Bristol-Myers Squibb, Polifarma e Bruno Farmaceutici, ha richiamato l’attenzione degli operatori sanitari sull’aumentato rischio di reazioni avverse neurologiche gravi, in pazienti con insufficienza renale che hanno ricevuto dosi differenti da quelle consigliate dei medicinali a base di cefepime.
“Dosi inappropiate di cefepime – spiega l’Agenzia – possono causare eventi avversi neurologici gravi in pazienti con insufficienza renale. La maggior parte dei casi di neurotossicità si è verificata in pazienti con insufficienza renale che hanno ricevuto dosi al di sopra di quelle consigliate, in particolare nei pazienti anziani”.
Tuttavia, continua la nota, “sono stati segnalati casi verificatisi in pazienti con funzionalità renale normale e che ricevevano dosi superiori a quelle raccomandate. In generale, i sintomi di neurotossicità sono scomparsi dopo la sospensione del trattamento e/o dopo emodialisi; tuttavia alcuni casi hanno avuto esito fatale”.
“In pazienti con disfunzione renale (clearance della creatinina ≤ 50 ml/min), è necessario un aggiustamento del dosaggio. In caso di uso concomitante di farmaci potenzialmente nefrotossici come aminoglicosidi e potenti diuretici è necessario controllare attentamente la funzione renale”, raccomanda l’Aifa.
“In caso di disturbi neurologici o di peggioramento degli stessi, si può sospettare un sovradosaggio di cefepime; la diagnosi può essere confermata dalle concentrazioni plasmatiche di cefepime”, conclude l’informativa.
Cefepime è un antibiotico per uso parenterale, appartenente alla famiglia delle cefalosporine, dotato di ampio spettro di azione, che esercita la sua azione battericida inibendo la sintesi della parete cellulare. Cefepime è indicato nel trattamento di infezioni batteriche causate da germi sensibili al farmaco.