Carabinieri Nas: 102 siti oscurati in un’operazione di vigilanza telematica connessa con l’emergenza Covid-19
A conclusione di una mirata operazione di vigilanza telematica contro il cybercrime farmaceutico condotta nello scorso mese di dicembre, i militari della Sezione Analisi del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno dato esecuzione a 102 provvedimenti di oscuramento emessi nei confronti di altrettanti siti web collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili, sui quali venivano effettuate la pubblicità e l’offerta in vendita, anche in lingua italiana, di svariate tipologie di medicinali che, in questi mesi, sono stati a vario titolo collegati all’emergenza COVID-19. È quanto si legge in una nota pubblicata dai carabinieri del Nas.
Infatti, oltre a una serie di farmaci recanti varie indicazioni terapeutiche e soggetti a obbligo di prescrizione, nonché vendibili solo in farmacia da parte di farmacista abilitato, i Carabinieri del Nas hanno individuato l’offerta in vendita di medicinali asseritamente contenenti principi attivi soggetti a particolari restrizioni d’uso e specifiche indicazioni d’impiego in relazione all’infezione da SARSCOV-2 come l’antimalarico clorochina e gli antivirali lopinavir/ritonavir.
Presenti, sulle vetrine virtuali dei siti individuati, anche l’antivirale ribavirin, l’antibiotico azitromicina, nonché l’antinfiammatorio colchicina. I militari si sono imbattuti anche in altri medicinali contenenti rispettivamente l’antinfiammatorio indometacina e l’antivirale daclatasvir.
L’incessante l’attività dei Nas in relazione all’emergenza sanitaria connessa con la diffusione dell’epidemia di COVID-19 e volta, oltre a mirati interventi sul territorio, al monitoraggio dell’offerta in vendita sul web di medicinali, ha dimostrato, come già emerso in precedenti operazioni, che il mercato virtuale veicolato dalla rete internet è diventato un’importante fonte di commercio e approvvigionamento di farmaci ad uso umano, molto spesso non autorizzati, con claim accattivanti e asseritamente vantanti proprietà in grado di prevenire e curare diverse patologie, spesso facendo riferimento a presunti studi di sedicenti esperti, che espongono i cittadini a gravissimi rischi per la salute.
È, dunque, più che mai opportuno rinnovare – sottolinea la nota – anche alla luce dell’avviata profilassi vaccinale per il COVID-19, l’invito ad attenersi solo alle indicazioni fornite dagli Organi ufficialmente preposti, consultando i relativi siti istituzionali e diffidando della presenza di offerte sul web di farmaci non autorizzati.
Infine, i militari dell’Arma ribadiscono che la vendita e l’acquisto di “medicinali con obbligo di prescrizione” attraverso internet, oltre ad essere vietati dalla normativa italiana, sono soprattutto estremamente pericolosi per la salute, non essendovi affatto contezza né della reale composizione degli stessi, né delle corrette modalità di produzione e conservazione, né degli effetti e delle reazioni che la loro assunzione può cagionare.