Allergie e Asma: La chiave è nel microbiota dei primi 1000 giorni di vita
Perché alcune persone sviluppano allergie da bambini e altre improvvisamente a 50 o 60 anni? Due recenti studi pubblicati su Annals of Allergy, Asthma & Immunology e Gut Microbes hanno finalmente svelato il mistero: l’origine delle allergie è determinata dal microbiota intestinale che si forma nei primi 1000 giorni di vita, dal concepimento fino ai due anni di età.
La scoperta cambia completamente la comprensione delle malattie allergiche. Mentre la comunità scientifica riteneva che il destino allergico dipendesse esclusivamente dalla genetica, oggi sappiamo che il fattore scatenante è il microbiota intestinale, l’ecosistema di miliardi di microrganismi che influenza la programmazione del sistema immunitario.
“Non è solo colpa del nostro bagaglio genetico, se nasciamo predisposti o meno, a sviluppare allergie. L’elemento chiave che entra in gioco è il microbiota intestinale, un ecosistema di miliardi di microrganismi che detta il nostro destino clinico decidendo se e quando, cambia l’espressione dei geni che predispongono a malattie come quelle allergiche.”
— Vincenzo Patella, Presidente SIAAIC
Alessio Fasano, scienziato del Massachusetts General Hospital di Boston e professore alla Harvard Medical School, spiega il meccanismo con una metafora efficace: “Il microbiota è come un pianista che suona il nostro spartito genetico: se è in equilibrio con il suo ospite, la melodia è armoniosa e il corpo funziona bene, ma se è disturbato da fattori esterni non previsti dalla nostra evoluzione, come il ricorso sempre più diffuso al parto cesareo, l’esposizione eccessiva ad antibiotici, un’alimentazione inappropriata, inquinamento, o stress, la melodia diventa suono stridente, aumentando il rischio di sviluppare allergie”.
Lo studio coordinato da Fasano ha identificato batteri specifici che svolgono un ruolo cruciale. La ridotta presenza di Bifidobacterium e di determinati ceppi di Clostridia è associata a un rischio maggiore di allergie alimentari e malattie atopiche.
Questi microrganismi producono acidi grassi a catena corta, fondamentali per rafforzare la barriera intestinale e promuovere le cellule T regolatorie che prevengono reazioni immunitarie inappropriate.
Le allergie hanno assunto le caratteristiche di una vera epidemia globale. Oggi oltre un terzo della popolazione mondiale soffre di una forma allergica, con crescita marcata tra i bambini.
In Italia, l’asma colpisce il 10% degli under 18, le allergie alimentari tra il 6 e l’8% dei più piccoli, mentre circa il 30% della popolazione può soffrire di più malattie allergiche contemporaneamente.
Un dato particolarmente significativo riguarda gli anziani, esposti a rischio maggiore di sviluppare allergie anche in tarda età.
“Se si parte già ‘svantaggiati’, con una disbiosi del microbiota dei primi anni di vita, l’invecchiamento non farà altro che aumentare il rischio di sviluppare fenomeni allergici anche in età avanzata“, spiega Patella.
La scoperta apre scenari inediti per la prevenzione e la cura. Come conclude Patella, “l’obiettivo è identificare strategie innovative, basate su dieta, probiotici, prebiotici o interventi mirati nei primi mesi di vita o addirittura, prima ancora della nascita, che possano favorire l’equilibrio microbico e rafforzare la tolleranza immunologica. In questo modo sarà possibile arginare l’epidemia di allergie e migliorare la qualità della vita di milioni di persone“.
Interventi nutrizionali mirati durante la gravidanza, l’uso strategico di probiotici e prebiotici nei primi mesi di vita e una maggiore attenzione ai fattori ambientali che disturbano l’equilibrio microbico potrebbero rappresentare la chiave per prevenire le allergie del futuro, proteggendo intere generazioni da questa crescente epidemia.