Aifa ritira lotti del farmaco antipertensivo Losartan Accord

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il ritiro di un noto medicinale per l’ipertensione. Si tratta del Losartan Accord, prodotto dalla casa farmaceutica Accord Healthcare Italia Srl.

Il ritiro è stato disposto a seguito della comunicazione da parte della ditta ACCORD HEALTHCARE SRL concernente presenza di un’impurezza entro il limite consentito nelle confezioni di medicinali, ed ai sensi dell’art. 70 del D. L.vo 219/2006.

I lotti oggetto del richiamo sono i seguenti: Losartan Accord 100 mg compresse rivestite con film 28 compresse, AIC 039374032, lotto n. G2000504 scadenza 11/2022; Losartan Accord 50 mg compresse rivestite con film 28 compresse, AIC 039374020, lotto n. G2001683 scadenza 12/2022.

Losartan appartiene ad un gruppo di medicinali noti come antagonisti dei recettori dell’angiotensina II. L’angiotensina II é una sostanza prodotta nell’organismo che si lega ai recettori dei vasi sanguigni, provocandone il restringimento. Questo comporta un aumento della pressione arteriosa. Losartan previene gli effetti dell’angiotensina II rilassando i vasi sanguigni ed abbassando di conseguenza la pressione arteriosa. Losartan rallenta la diminuzione della funzionalità renale in pazienti con pressione arteriosa alta e diabete di tipo II.

Losartan Accord viene utilizzato per il trattamento di pazienti con pressione arteriosa alta, inclusi adulti e bambini e adolescenti dai 6 ai 18 anni di età; per proteggere il rene nei pazienti ipertesi affetti da diabete di tipo II, con evidenza di laboratorio di alterazione della funzionalità renale e proteinuria ≥0,5 g/giorno (una condizione in cui l’urina contiene una quantità anormale di proteine); per il trattamento di pazienti con insufficienza cardiaca cronica, quando la terapia con farmaci specifici, chiamati inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, non è considerata idonea da parte del medico.

In pazienti con pressione sanguigna alta e ispessimento del ventricolo sinistro, Losartan Accord ha dimostrato di ridurre il rischio di ictus.

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