Admenta-Lloyds pronta all’acquisto delle farmacie comunali di Modena e Sassuolo
Sembra ormai in dirittura d’arrivo l’accordo per l’acquisto delle farmacie comunali di Modena tra Coop Alleanza 3.0 e la multinazionale farmaceutica Admenta-Lloyds, un colosso che gestisce oltre 170 farmacie presenti tra Nord e Centro Italia.
La multinazionale andrebbe ad acquisire il 63,6% delle quote azionarie delle Farmacie Comunali di Modena e Sassuolo, attualmente gestite da Finube, controllata da Coop Alleanza 3.0. Mentre il 33.4% resterà in mano al comune di Modena e il restante 3% ai privati. La trattativa coinvolge 14 i punti vendita e 70 dipendenti a Modena e 3 punti vendita e 8 dipendenti a Sassuolo.
L’accordo ha sollevato le reazioni dei sindacati Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl: “i lavoratori e le lavoratrici delle Farmacie Comunali di Modena Spa-FCM e delle Farmacie di Sassuolo Spa sono a conoscenza che Coop Alleanza 3.0 abbia ormai trovato l’acquirente per la vendita delle proprie quote azionarie di gestione delle farmacie”, dichiarano le sigle sindacali.
“Se sarà confermato il nome della multinazionale subentrante – affermano Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl – non poche sono le preoccupazioni che nascono tra i lavoratori e le lavoratrici, a cominciare dalle scarse relazioni sindacali dove questa multinazionale è presente, e dal mancato rispetto dei diritti contrattuali in più di un punto vendita, dalla scarsa attenzione alla formazione del personale e dai diversi casi di stress lavoro correlato fra il personale”.
“I lavoratori e le lavoratrici delle farmacie – continua il comunicato – restano fermamente convinti che chiunque sia l’acquirente i diritti dei lavoratori vadano preservati garantendo continuità di trattamento contrattuale e di rapporti sindacali. E chiedono sin d’ora garanzie sul mantenimento del contratto in essere delle farmacie speciali, ben diverso da quello delle farmacie private applicato per le piccole realtà con pochi dipendenti. Invece questa multinazionale sembra propensa ad applicarlo anche a grandi strutture come quelle di Modena e Sassuolo”.
“I sindaci di Modena e Sassuolo – reclamano i sindacati – devono continuare a garantire la distintitività e la specificità delle farmacie comunali che hanno rappresentato in decine di anni un presidio sanitario fondamentale per le comunità modenese e sassolese, garantendo, grazie alle competenze e professionalità dei dipendenti, sia un aumento costante degli utili ai propri soci, che un servizio pubblico di alta qualità”.
“I lavoratori e le lavoratrici delle farmacie comunali di Modena e Sassuolo – concludono Filcams/Cgil e Fisascat/Cisl Modena – sono pronti a qualunque azione da mettere in campo se non ci saranno garanzie in merito da parte dell’acquirente e dei Comuni interessati, chiedendo fin d’ora a questi ultimi di non accarezzare l’idea di dismissioni delle quote pubbliche”.