Combinazione di antibiotici aumenta il rischio resistenza ai batteri
L’assunzione di più antibiotici contemporaneamente accelera lo sviluppo della resistenza ai batteri, quindi rendere inefficace l’utilizzo proprio di questi farmaci.
È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Gerusalemme, guidati da Nathalie Balaban, il cui studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Science.
È una pratica clinica piuttosto usuale, soprattutto negli ospedali, utilizzata per aumentare la possibilità di guarigione dei pazienti.
I ricercatori hanno esaminato le conseguenze di questo trattamento su un numero ridotto di pazienti con infezione da Stafilococco aureus meticillina-resistente.
L’esito dello studio pilota ha dimostrato che se uno dei due antibiotici somministrati agisce lentamente, perché il paziente ha sviluppato una tolleranza nei suoi confronti, aumentano le probabilità che insorga una vera e propria resistenza all’altro farmaco.
Non vuol dire che l’antibiotico, nei confronti del quale l’organismo del paziente è diventato tollerante, non possa avere effetti positivi rispetto alla guarigione, ma che i tempi della terapia si potrebbero dilatare notevolmente.
Fin qui nulla di nuovo si potrebbe pensare. Ma ciò che preoccupa gli esperti è la tolleranza nei confronti del secondo antibiotico.
Questo è molto pericoloso per la salute pubblica e determina un aumento della mortalità, a causa di una maggiore resistenza dei batteri agli antibiotici, come dimostrano i dati relativi al 2018.
Christian Petrelli