Operazioni dei NAS: 9 farmacisti nei guai
Il NAS di Bologna ha denunciato otto farmacisti per aver messo in vendita un farmaco che l’Unità Operativa Assistenza Farmaceutica Territoriale di Ravenna aveva inserito in una black-list.
Il medicinale in oggetto, infatti, a causa di impurezze derivanti dal processo di produzione della materia prima, era stato volontariamente richiamato dall’azienda produttrice.
Il NAS di Parma ha invece deferito all’Autorità Giudiziaria la titolare di una farmacia emiliana. La farmacista ha richiesto un indebito rimborso al servizio sanitario nazionale, utilizzando le “fustelle” di oltre 73 farmaci che, di fatto, non erano mai stati dispensati.
I medicinali per un valore totale di 1.200 euro, sono stati recuperati e sequestrati.
A Latina, a seguito di una segnalazione da parte dei militari del NAS, l’ASL ha emesso un provvedimento di sospensione rispetto all’utilizzo della struttura, utilizzata come deposito di medicinali, poiché le condizioni igienico strutturali rilevate erano piuttosto carenti.
Infine il NAS di Livorno, nel corso di un’ispezione presso un esercizio commerciale in provincia di Grosseto, ha sequestrato oltre 300 confezioni di prodotti cosmetici, perché prive di etichette con indicazioni in lingua italiana.