Enpaf, approvato il budget di previsione 2026: più risorse per welfare, giovani e riforme previdenziali
Il Consiglio Nazionale dell’Enpaf ha approvato il budget di previsione 2026, segnando l’avvio di una consiliatura che punta a rafforzare la sostenibilità dell’ente e a rinnovare il modello di welfare dei farmacisti italiani.
Il voto sul bilancio conferma la buona salute economica dell’Ente e introduce un percorso programmatico orientato a riforme strutturali, ascolto della categoria e maggiore equità delle prestazioni.
Il presidente Maurizio Pace, aprendo i lavori, ha parlato di un ciclo improntato alla condivisione e alla responsabilità, ringraziando il Consiglio uscente e delineando una visione di lungo periodo fondata su innovazione e giustizia sociale.
“Accolgo questo mandato con senso di responsabilità – ha dichiarato – e con l’impegno di guidare un Enpaf trasparente, vicino ai colleghi e capace di affrontare le sfide demografiche, sociali e professionali.
La sostenibilità non si garantisce tagliando, ma costruendo equità, innovazione e fiducia”.
Il bilancio prevede un utile di esercizio superiore a 132 milioni di euro, confermando una tendenza positiva e consolidando la capacità dell’Ente di sostenere prestazioni previdenziali e assistenziali.
Crescono infatti le risorse destinate al welfare integrato, che nel 2026 passeranno da 7,6 a oltre 8,7 milioni di euro.
Grazie alla convenzione con EMAPI, tutte le iscritte e gli iscritti — inclusi coloro che versano il solo contributo di solidarietà — potranno accedere alle prestazioni di Assistenza Sanitaria Integrativa, Long Term Care e TCM.
Aumentano anche la spesa per le pensioni, che supera i 210 milioni di euro, e quella per l’assistenza diretta, oltre 3,2 milioni, a cui si aggiunge un milione di euro dedicato alle maternità.
Pur registrando una lieve riduzione del saldo previdenziale (da 93 a 90 milioni), la sostenibilità dell’Ente resta solida.
Nel 2026 è inoltre prevista una riduzione delle quote contributive per assistenza e maternità, resa possibile dagli avanzi delle precedenti gestioni: un beneficio immediato per gli iscritti.
Una parte significativa dell’intervento di Pace è stata dedicata alla riforma del sistema previdenziale. Tra le linee programmatiche annunciate figurano:
- revisione dei criteri di calcolo delle pensioni;
- incentivi per proseguire volontariamente l’attività oltre l’età pensionabile;
- rafforzamento della previdenza complementare, anche tramite Fondo Sanità;
- valutazione di un modello misto, a cavallo tra prestazione definita e contributivo.
L’obiettivo dichiarato è rispondere alle trasformazioni demografiche — invecchiamento della popolazione, calo delle nascite, nuovi bisogni sociali — con strumenti non emergenziali, ma strutturati e orientati alla sostenibilità di lungo periodo.
Tra le priorità illustrate dal presidente spicca il sostegno ai giovani. Le misure previste includono:
– iscrizione anticipata all’Enpaf per gli studenti degli ultimi anni, con contribuzione agevolata;
– prestiti d’onore per under 35 finalizzati a formazione e avvio della carriera;
– potenziamento delle misure per la genitorialità;
– piani di risparmio e investimento dedicati;
– istituzione dell’Osservatorio Giovani, con funzioni di ascolto e partecipazione per orientare le politiche dell’Ente.
Il presidente ha definito i pensionati “memoria viva della professione”, sottolineando la volontà di una maggiore inclusione anche per questa categoria.
Tra le ipotesi: la creazione di una nuova categoria di iscrizione con contributo simbolico, l’avvio dell’Osservatorio Pensionati e una revisione dei criteri di adeguamento delle pensioni, già oggi rivalutate al 100% dell’inflazione — un unicum nel panorama delle professioni sanitarie.