Caduceo d’oro 2025: Il ricambio generazionale protagonista

Il professor Francesco Leonetti, Direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze del Farmaco dell’Università di Bari, è stato insignito oggi pomeriggio del Caduceo d’Oro, il più prestigioso dei riconoscimenti conferiti dall’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat. Il riconoscimento, è stato consegnato dal Presidente dell’Ordine, il sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri, nell’ambito di una cerimonia svoltasi presso Villa Romanazzi Carducci, a cui hanno preso parte numerosi riferimenti del mondo della professione e delle istituzioni, tra i quali il Sottosegretario al Ministero della Salute, l’on. Marcello Gemmato.

L’edizione 2025 ha introdotto una formula rinnovata, più partecipata e orientata al confronto sulle prospettive della professione trasformandosi in una palestra di leadership, in uno spazio in cui visioni, competenze e responsabilità si sono intrecciate per disegnare il ruolo del farmacista nella sanità che cambia. “Radici e ali” il tema che ha guidato l’edizione di quest’anno del Caduceo d’Oro. Un filo rosso che ha attraversato ogni momento della cerimonia, assumendo il valore di metafora e visione. Le radici come simbolo della solidità della professione: la continuità con la tradizione, la responsabilità tramandata di generazione in generazione, la capacità del sapere scientifico e umano di resistere al tempo e di garantire stabilità, affidabilità, fiducia. Le ali, invece, sono state rappresentate dallo slancio delle nuove energie giunte attraverso le nuove generazioni che si avvicinano alla professione: la creatività, la prospettiva innovativa, il pensiero critico e divergente delle giovani farmaciste e dei giovani farmacisti chiamati a immaginare scenari inediti e ad affrontare sfide crescenti. L’incontro tra le due dimensioni — tradizione e futuro — ha dato forma al dialogo tra maestri della professione e nuove leve in un confronto nella sessione “In Campo” moderato dal Farma Coach Michele Ciccolella, che ha visto la partecipazione di Mariagrazia Barbieri (farmacista), Gaetano Ferrara (farmacista), Emilio Solazzo (farmacista), Rossella Galetta (farmacista), , Roberto Capozza (farmacista), Federica Faccitondo (farmacista), Michele Antuofermo (farmacista), Annunziata Visconti (farmacista), Valentina Chicco (farmacista), Raffaella Silletti (farmacista).

I lavori si sono conclusi con l’intervento del Presidente Luigi D’Ambrosio Lettieri ed hanno visto la partecipazione di Marco Cossolo (presidente Federfarma Nazionale), Michele Pellegrini Calace (segretario Federfarma Nazionale), Gianni Petrosillo (presidente SUNIFAR), Antonello Mirone (presidente Federfarma Servizi), Vladimiro Grieco (presidente Fenagifar), Vito M. D. Novielli (presidente Federfarma Puglia), Michele Dalfino Spinelli (presidente Fondazione Ruggieri), Pasquale Mininni Jannuzzi (consigliere Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat), Davide Petrosillo (segretario Fondazione Cannavò),

Nel corso della serata sono state attribuite le Benemerenze per anzianità professionale:

  • 60 anni di professione: Maria Caterina De Leonardis; Arnaldo Tempesta
  • 50 anni di professione: Marisa Chiriacò; Giovanni Di Donna; Adalgisa Grasso; Angela Lovero; Nicola Ludovico; Sonia Malavasi; Eustachio Masi; Gennaro Memoli; Lucia Ragone; Rodolfo Ridolfi; Sante Schiroli; Giuseppe Sciannameo
  • 40 anni di professione: Filippo Abbruzzese; Anna Attolico; Leonardo Camardella; Filippo Capozza; Roberto Carrata; Eleonora De Marzo; Riccardo De Santis; Luisa Ferri; Maria Teresa Laera; Nicolò Loprieno; Domenico Luigi Palazzo; Francesca Palmitessa; Ferdinando Pappalardo; Anna Laura Ricco

Un riconoscimento speciale è stato dedicato ai cento anni della Farmacia Caivano di Bari. La cerimonia si è conclusa con il Giuramento dei nuovi iscritti.

“Le radici sono l’esperienza che serve per far aprire le ali – ha commentato il Presidente D’Ambrosio Lettieri – per volare verso i lidi della innovazione, In ambito sanitario, la parola d’ordine è coniugare la scienza con le prospettive di sviluppo della ricerca, così da offrire ai cittadini risposte efficaci non solo in termini di terapie, ma anche di prevenzione, attraverso l’erogazione di servizi di alta qualità e prestazioni sempre più vicine ai luoghi di vita delle persone. Aspetti che vanno approfonditi, con particolare attenzione al tema del turnover generazionale. Abbiamo, il compito di creare le prospettive per favorire la crescita di ruoli di responsabilità indispensabili per affrontare una fase di Rinascimento della professione che, oggi, fa i conti con la crisi vocazionale e con il calo dei numeri di iscrizione, in tutta Italia, ai corsi di laurea in farmacia. Il recupero di attrattivitá passa necessariamente anche dal rinnovo del contratto dei farmacisti collaboratori a cui deve essere riconosciuto lo status di professionisti sanitari e la piena dignità del ruolo svolto”.

Sul tema della crisi vocazionale è intervenuto anche il Sottosegretario Gemmato per il quale “La professione del farmacista oggi attira i giovani, nella misura in cui rappresenta una professione che cambia. Con la farmacia dei servizi, la professionalità dei farmacisti si evolve: oltre al trilogo farmaco, farmacia e farmacista, c’è tutto ciò che è legato alle analisi di prima istanza. In farmacia si possono fare i vaccini, c’è una diagnostica di base; grazie alla telemedicina si potranno effettuare (sempre con supervisione e certificazione medica) anche visite rilevanti di telemedicina. Oggi si realizzano elettrocardiogrammi, spirometrie, Holter cardiaco e Holter pressorio, e in futuro si farà ancora di più, sempre con la supervisione e la certificazione di specialisti. La figura del farmacista rappresenta un elemento fondamentale della sanità territoriale, soprattutto nei luoghi interni, aree depresse, zone montane, piccole comunità, dove l’ultimo presidio, seppur in convenzione con il sistema sanitario nazionale pubblico, è rappresentato proprio dalle farmacie e dai farmacisti.”

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