Psicofarmaci, il Movimento Liberi Farmacisti: “Ricetta elettronica obbligatoria per contrastare abusi e falsificazioni”
Il consumo di ansiolitici e benzodiazepine continua a crescere in Italia. L’appello: applicare subito la legge di bilancio 2025 che impone la dematerializzazione
Il consumo di psicofarmaci in Italia non accenna a diminuire. Dopo il picco registrato durante la pandemia da COVID-19 nel 2020, i livelli di utilizzo – sia nella popolazione generale che in quella pediatrica – non sono più tornati ai valori pre-pandemici.
Un fenomeno che preoccupa le autorità sanitarie e che, secondo il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF), richiede interventi immediati e concreti.
“È diventato urgente dotarsi di strumenti che permettano un monitoraggio costante e accurato del consumo di ansiolitici e, in particolare, delle benzodiazepine”, denuncia il MNLF. Il problema principale? Una parte significativa delle dosi circola al di fuori di un reale controllo medico, sfuggendo ai meccanismi ordinari di prescrizione.La stessa AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sottolinea nel suo rapporto Osmed che “la verifica periodica dei consumi e dell’appropriatezza prescrittiva degli psicofarmaci in Italia può contribuire a monitorare i consumi e lo stato di salute mentale della popolazione.”
Secondo il Movimento Liberi Farmacisti, lo strumento per un controllo efficace esiste già: la ricetta elettronica dematerializzata. Renderne obbligatorio l’utilizzo per benzodiazepine e ansiolitici significherebbe limitare drasticamente le falsificazioni, ridurre gli abusi e garantire un controllo completo delle prescrizioni e dei consumi.
Con la tracciabilità digitale, l’incrocio tra ricette elettroniche, dispensazioni e acquisti renderebbe immediatamente visibili eventuali irregolarità, rendendo impossibile consegnare questi farmaci senza una prescrizione valida.
Dal 1° gennaio 2025, la legge di bilancio (legge 207/2024, art. 1, comma 317) stabilisce in modo inequivocabile che tutte le ricette mediche devono essere emesse esclusivamente in formato elettronico.
La norma vale sia per le prescrizioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale, sia per quelle a carico del cittadino – le cosiddette “ricette bianche”. L’obbligo riguarda quindi anche tutti i farmaci ansiolitici, benzodiazepine comprese.
“È arrivato il momento di applicare ciò che la legge già prevede, attraverso un provvedimento ministeriale attuativo con tempi certi, e con analoghi interventi da parte delle regioni nei confronti di medici e farmacisti”, ha sottolineato il Professor Maurizio Cini, Presidente dell’Associazione Scientifica Farmacisti Italiani (ASFI).
Il MNLF respinge al mittente eventuali problemi tecnici: “Se ci sono problemi di sincronizzazione dei sistemi operativi in uso ai medici questi vanno risolti immediatamente, e non sono una giustificazione.”
Per il Movimento, questo è il passaggio decisivo per verificare la reale volontà di tutte le parti coinvolte nel contrastare l’uso inappropriato di questi farmaci e il fenomeno delle ricette false. Un appello chiaro alle istituzioni: chi sceglierà di non adeguarsi o di ostacolare il processo se ne assumerà interamente la responsabilità.
La palla ora passa al Ministero della Salute e alle Regioni, chiamati a dare attuazione immediata a una norma già in vigore, nell’interesse della salute pubblica e della lotta agli abusi farmacologici.