Farmacie dei servizi, da distributore a presidio di prevenzione: ad Ancona si parla di vaccini
Il farmacista non è più solo chi consegna il farmaco prescritto, ma diventa protagonista attivo nella prevenzione vaccinale e nella tutela della salute dei cittadini.
È questo il messaggio emerso dalla tappa marchigiana del Road Show “Le farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale”, organizzato da Motore Sanità con il contributo di Pfizer, che dopo aver toccato Bari, Torino, Verona e Bologna si concluderà a Roma.
L’iniziativa punta a consolidare il ruolo delle farmacie come centri per i servizi sanitari territoriali, aumentando il numero di quelle abilitate a vaccinare e ampliando l’offerta vaccinale disponibile, con particolare attenzione alla prevenzione delle infezioni respiratorie, influenza e Covid-19.
Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche, ha sottolineato un aspetto spesso sottovalutato: il contributo dei vaccini nella lotta all’antimicrobico resistenza.
“Le vaccinazioni prevengono le infezioni senza generare resistenze significative e riducono la necessità di ricorrere a terapie antibiotiche. La vaccinazione antinfluenzale, ad esempio, può ridurre fino al 28,1% l’uso di antibiotici sistemici tra gli adulti sani, evitando anche infezioni batteriche secondarie come la polmonite”. Nella regione Marche l’ampliamento dell’offerta vaccinale in farmacia ha già incluso anche HPV, herpes zoster e pneumococco, con un significativo aumento dei tassi vaccinali soprattutto nelle aree interne e rurali.
I dati però evidenziano ancora margini di miglioramento consistenti. Nonostante le raccomandazioni del Ministero della Salute per le categorie a rischio over 60, il tasso di copertura nel 2024 si è fermato al 4,42%, confermando una scarsa attenzione verso la prevenzione vaccinale.
Flavia Carle e Fabio Filippetti dell’Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche hanno illustrato il ruolo crescente delle farmacie nel Piano Regionale di Prevenzione Vaccinale. Durante la stagione antinfluenzale 2024-2025 sono state somministrate in farmacia 13.608 dosi, pari al 4,8% delle somministrazioni totali, in aumento rispetto alle 10.862 dosi della stagione precedente. Le farmacie hanno inoltre gestito la distribuzione dei vaccini anti-Covid-19 e di quelli antinfluenzali ai medici di medicina generale, migliorando la logistica e garantendo la corretta conservazione.
Il valore aggiunto delle farmacie sta proprio nella prossimità e nel rapporto fiduciario già consolidato con i cittadini. Per molte persone che vivono in zone periferiche del Paese, le farmacie rurali rappresentano l’unico punto di accesso alla prevenzione.
Il farmacista può aiutare a superare l’esitazione vaccinale, soprattutto nei pazienti fragili, focalizzando l’attenzione sull’impatto a lungo termine delle infezioni e promuovendo una cultura della prevenzione non solo stagionale.
Isabella Avantifiori, consigliere nazionale referente FAND Marche, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra farmacie e associazioni di pazienti.
“Per chi convive con patologie croniche come il diabete, la prevenzione vaccinale riduce complicanze, ricoveri e mortalità.
La FAND può collaborare con le farmacie organizzando campagne e giornate di informazione specifiche, promuovendo vaccini raccomandati come antinfluenzale, antipneumococcico, anti-Covid e herpes zoster.
La figura del diabetico guida può essere un prezioso punto di collegamento tra cittadino, farmacia e istituzioni”.
Le farmacie si stanno dunque trasformando in veri presidi sanitari di prossimità, baluardi di prevenzione per i cittadini e parte integrante del sistema salute territoriale.