Stagione influenzale 2025-2026: il farmacista al centro dell’automedicazione responsabile

La nuova indagine di Human Highway per Assosalute-Federchimica conferma il ruolo sempre più strategico del farmacista nella gestione dei disturbi respiratori stagionali. I dati presentati dal Professor Fabrizio Pregliasco dell’Università Statale di Milano delineano scenari professionali stimolanti per la prossima stagione influenzale.

Le previsioni indicano una circolazione virale sostenuta che potrebbe coinvolgere fino a 16 milioni di italiani, con co-circolazione di virus influenzali, rhinovirus, SARS-CoV-2 e RSV.
Il picco è atteso nei mesi invernali, con pressione significativa sui servizi sanitari e particolare attenzione alle fasce vulnerabili.

L’indagine rivela che il farmacista rappresenta il punto di riferimento nel 23,5% dei casi per la gestione dei sintomi influenzali. Parallelamente cresce l’automedicazione consapevole: quasi il 20% degli italiani sceglie farmaci da banco per esperienza diretta, contro il 14,6% del 2020.
Questo trend sottolinea l’importanza del ruolo educativo del farmacista nelle scelte terapeutiche.

I giovani under 24 si orientano sempre più verso fonti digitali, con l’intelligenza artificiale che ha superato internet come fonte informativa. Preoccupa però l’uso inappropriato degli antibiotici, ancora diffuso soprattutto tra i giovani (30,9% nella fascia 18-24 anni), evidenziando la necessità di interventi educativi mirati.

Oltre 8 italiani su 10 riconoscono l’importanza dell’automedicazione responsabile. Il 49,4% considera appropriato il protocollo di riposo con farmaci da banco, contattando il medico solo in assenza di miglioramenti dopo tre giorni.
Le donne si mostrano più propense all’automedicazione (55,8% contro 43,2% degli uomini), mentre gli over 65 privilegiano la consultazione medica immediata.

L’80,2% degli italiani teme l’influenza di fake news sui comportamenti sanitari, ma solo la metà si sente adeguatamente informata sui diversi virus respiratori. Meno del 30% sa dove cercare informazioni attendibili, evidenziando l’opportunità per il farmacista di posizionarsi come filtro qualificato nell’informazione sanitaria.

Il 59% riconosce la vaccinazione come protezione fondamentale, ma solo il 36,6% dichiara intenzione di vaccinarsi. La propensione è più alta tra gli over 65 (57,3%), mentre i giovani sono motivati soprattutto dal non voler contagiare altri (29,3%).
Questi dati suggeriscono ampi spazi per l’informazione vaccinale in farmacia.

La stagione 2025-2026 si prospetta come occasione per consolidare il ruolo del farmacista nell’ecosistema sanitario territoriale. La crescente propensione all’automedicazione responsabile, unita al bisogno di orientamento qualificato contro la disinformazione, delinea scenari professionali di grande interesse per chi sappia coniugare competenza tecnica e capacità relazionale nella consulenza sanitaria di prossimità.

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