La Commissione europea approva darolutamide, per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni
La Commissione Europea ha esteso l’indicazione del farmaco darolutamide, includendo il trattamento del carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni (mHSPC) in combinazione con la terapia di deprivazione androgenica (ADT), con o senza chemioterapia.
La decisione si basa sulle raccomandazioni del Chmp (Comitato per i Medicinali per Uso Umano) dell’Ema, che ha valutato positivamente i risultati dello studio clinico di fase III ARANOTE.
Darolutamide è un inibitore del recettore degli androgeni (ARi) che agisce bloccando l’interazione tra testosterone e il suo recettore cellulare, inibendo così la crescita delle cellule tumorali della prostata.
A differenza di altri farmaci della stessa classe, come enzalutamide ed apalutamide, il darolutamide non attraversa significativamente la barriera emato-encefalica, riducendo il rischio di effetti collaterali legati al sistema nervoso centrale, come fatica, alterazioni cognitive e disturbi dell’umore.
Il cancro alla prostata è il secondo tumore più comune e la quinta causa di morte per cancro negli uomini in tutto il mondo. Nel 2022, si stima che a 1,5 milioni di uomini sia stato diagnosticato un tumore alla prostata e che circa 397.000 siano morti a causa di questa malattia in tutto il mondo.
In Europa, si stima che nel 2022 ci saranno quasi 474.000 nuovi casi di cancro alla prostata e circa 115.000 decessi. Si prevede che le diagnosi di cancro alla prostata aumenteranno a 2,9 milioni entro il 2040.