Solo metà degli Europei riesce a vivere in modo sano: il nuovo STADA Health Report 2025 fotografa le fragilità del sistema salute in Europa
Condotto su oltre 30.000 cittadini in 22 Paesi, lo STADA Health Report 2025 – un’indagine indipendente e rappresentativa realizzata tra febbraio e marzo da Human8 – evidenzia una crescente consapevolezza della salute tra gli Europei, ma anche un divario profondo tra aspirazioni e realtà. Se da un lato il 96% degli intervistati riconosce l’importanza di uno stile di vita sano, solo il 51% afferma di riuscire davvero a condurlo. La motivazione personale, unita a ostacoli economici e psicologici, frena il benessere quotidiano di milioni di cittadini.
Il quadro emerso dalla ricerca mostra inoltre una stabilizzazione nella soddisfazione complessiva per i sistemi sanitari (58%), ma anche una persistente percezione di iniquità: solo un Europeo su due considera il proprio sistema equo in termini di accesso e servizi, e appena il 15% si dice pienamente fiducioso nella capacità di ricevere cure adeguate in caso di malattia grave. Anche nei Paesi con alti tassi di soddisfazione, come Belgio e Svizzera, il senso di giustizia e accessibilità del sistema sanitario resta tutt’altro che unanime.
A compensare almeno in parte questa incertezza, permane la fiducia nei professionisti di prossimità: medici di famiglia e farmacisti vengono considerati figure chiave per l’autogestione della salute e punti di riferimento affidabili, molto più delle fonti digitali o dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima, tuttavia, sta conquistando spazio: quasi quattro cittadini su dieci si dicono già disposti a ricorrere all’IA per consigli sanitari, e uno su quattro la prenderebbe in considerazione in futuro, soprattutto nei Paesi nordici.
Un altro dato centrale del rapporto riguarda il nesso tra benessere mentale ed equità sanitaria. Se il 64% degli Europei definisce la propria salute mentale “buona”, due terzi riferiscono di aver sperimentato il burnout almeno una volta, con percentuali ancora più alte tra donne e giovani.
Le condizioni economiche si confermano un fattore aggravante: chi è in difficoltà finanziaria ha tre volte in meno la probabilità di mantenere uno stile di vita sano rispetto a chi è stabile.
E solo il 21% degli intervistati ritiene che il proprio sistema sanitario consideri con pari attenzione la salute mentale e quella fisica.
“Condividendo questi dati anonimi e indipendenti, contribuiamo a un confronto costruttivo tra i protagonisti del settore”, ha dichiarato Peter Goldschmidt, CEO di STADA.
“Lo STADA Health Report ci offre una bussola per comprendere i bisogni reali delle persone, supportando l’evoluzione dei sistemi di cura in Europa”.