Neuromielite ottica. Aifa approva rimborsabilità di ravulizumab

L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità di ravulizumab per il trattamento degli adulti affetti da disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD) positivi all’anticorpo anti-aquaporina-4 (AQP4) (Ab+). Ravulizumab è il primo inibitore del complemento C5 a lunga durata d’azione per il trattamento di questa malattia rara.

NMOSD è una rara e debilitante malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale (SNC), in particolare il midollo spinale e i nervi ottici. La maggior parte delle persone affette da NMOSD va incontro a ricadute imprevedibili, caratterizzate da una nuova insorgenza di sintomi neurologici o da un peggioramento dei sintomi esistenti, che tendono a essere gravi e ricorrenti e possono causare disabilità permanente. Si stima che in Italia siano 1.500-2.000 le persone che convivono con questa malattia.

NMOSD è un termine unificante per la neuromielite ottica (NMO) e le sindromi correlate. La NMOSD è una malattia autoimmune neuroinfiammatoria rara, grave e recidivante che attacca il nervo ottico, il midollo spinale, il cervello e il tronco encefalico. Circa l’80% di tutti i pazienti con NMOSD risulta positivo per gli anticorpi anti-AQP4.

“L’approvazione di ravulizumab da parte dell’Aifa mette a disposizione dei pazienti italiani con NMOSD e dei loro medici un trattamento innovativo, a lunga durata d’azione, che può ridurre il rischio di ricadute in una misura mai raggiunta ad oggi: lo studio di fase 3 ha evidenziato infatti l’assenza di ricadute per una media di 73 settimane con una somministrazione del farmaco ogni otto settimane. Un risultato importante che offre ai pazienti una nuova opzione terapeutica per la gestione della malattia”, ha commentato Carlo Pozzilli, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Neuroscienze Umane, Università La Sapienza e Direttore Centro Sclerosi Multipla, Ospedale S. Andrea di Roma

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