L’assunzione a lungo termine di idrossiclorochina può comportare complicanze agli occhi
Una nuova ricerca condotta negli Stati Uniti e presentata al congresso annuale dell’American College of Rheumatology ha dimostrato che l’assunzione a lungo termine di idrossiclorochina, farmaco indicato per pazienti reumatici, ma utilizzato nei primi mesi della pandemia anche contro il Covid-19, può comportare severe complicanze agli occhi.
La retinopatia è un danno alla retina che può portare alla perdita della vista. Il nuovo studio, finanziato dal National Institute of Arthritis and Musculoskeletal and Skin Diseases, ne ha esaminato in un’ampia coorte di pazienti statunitensi che assumevano idrossiclorochina, antimalarico comunemente usato per trattare il lupus e l’artrite reumatoide, diventato famoso per l’utilizzo off label in pazienti con infezione da Sars-Cov-2.
Le persone incluse nello studio avevano assunto il farmaco per cinque o più anni dal 1997 al 2020. Attraverso scansioni oculati, i ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston hanno osservato che su 4.899 utilizzatori a lungo termine di idrossiclorochina, 164 pazienti avevano retinopatia, tra cui 38 casi moderati e 26 gravi.
“I risultati possono aiutare a identificare le persone a maggior rischio di retinopatia correlata all’idrossiclorochina e aiutare i medici a prendere decisioni sul trattamento, valutando per ogni paziente i potenziali benefici e rischi”, afferma April M. Jorge, reumatologo e coautore dello studio.
“Lo studio – conclude Jorge – sottolinea anche l’importanza dello screening per la retinopatia tra gli utilizzatori di idrossiclorochina a lungo termine”.