Studio RECOVERY. L’aspirina possibile arma per combattere il Covid-19

Arriva dal Regno Unito una possibile arma per combattere il Covid-19. Saranno in migliaia in Inghilterra i pazienti affetti dal virus che riceveranno dosi di aspirina nell’ambito del più grande studio clinico al mondo di trattamenti per pazienti ospedalizzati con COVID-19. La sperimentazione intende verificare se questo farmaco sia in grado di ridurre il rischio di pericolosi coaguli di sangue.

Lo studio Randomized Evaluation of COVid-19 thERapY (RECOVERY) si sta svolgendo in 176 siti ospedalieri in tutto il Regno Unito e finora ha reclutato oltre 16.000 pazienti.

I pazienti con COVID-19 sono a maggior rischio di formazione di coaguli di sangue nei vasi sanguigni. Le piastrine, frammenti di piccole cellule nel sangue che arrestano l’emorragia, sembrano essere iperreattive in COVID-19 e possono essere coinvolte nelle complicanze della coagulazione. Poiché l’aspirina è un agente antipiastrinico, può ridurre il rischio di coaguli di sangue nei pazienti con COVID-19.

“Abbiamo ritenuto che fosse particolarmente importante aggiungere l’aspirina allo studio poiché esiste una chiara motivazione per ritenere che potrebbe essere utile ed è sicuro, poco costoso e ampiamente disponibile – ha spiegato ha riferito Peter Horby, co-chief investigator del trial -. Stiamo cercando medicinali per COVID-19 che possano essere utilizzati immediatamente da chiunque, in qualsiasi parte del mondo. Non sappiamo se l’aspirina sia una medicina del genere, ma lo scopriremo. ”

La decisione di inserire l’aspirina alla sperimentazione è stata presa dai ricercatori dell’Università di Oxford che guidano la sperimentazione in collaborazione con il Chief Medical Officer,a seguito di una raccomandazione del comitato consultivo del Covid-19 Therapeutics del Regno Unito.

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