Corticosteroidi. Aifa: efficaci e sicuri nel trattamento dell’infezione da covid-19

L’Aifa ha pubblicato sul proprio sito la scheda relativa all’utilizzo dei corticosteroidi per la terapia dei pazienti affetti da Covid-19. La scheda riporta le prove di efficacia e sicurezza disponibili al momento e fornisce ai clinici elementi utili ad orientarne la prescrizione.

“I corticosteroidi – si legge nella scheda – sono medicinali di sintesi che imitano l’azione di ormoni naturali; hanno proprietà antinfiammatorie e regolano l’attività di metabolismo e sistema immunitario. Sono ampiamente usati nella pratica clinica corrente ad esempio in caso di infiammazione cronica, reazioni allergiche e malattie autoimmuni. Il loro ruolo nel trattamento di infezioni gravi di origine batterica o virale è sempre stato controverso in letteratura”.

“A causa del loro potente effetto antinfiammatorio, i corticosteroidi sono stati utilizzati, da soli o associati agli antibiotici o ad altri trattamenti in patologie strettamente correlate a Covid-19, tra cui Sars, Mers, influenza grave, polmonite acquisita in comunità, Ards o sindrome da rilascio di citochine. Tuttavia, le prove a sostegno dell’uso di corticosteroidi in queste condizioni sono controverse a causa di vari motivi, tra cui la mancanza di studi controllati randomizzati sufficientemente potenti, l’eterogeneità delle popolazioni studiate e le modalità spesso inadeguate di registrare i dati riguardanti i dosaggi, la gravità della malattia di base, e gli effetti collaterali”.

“Per quanto riguarda l’utilizzo per Covid-19 nelle fasi iniziali dell’epidemi – spiega Aifa – in assenza di prove affidabili da studi clinici randomizzati su larga scala, c’è stata una grande incertezza sull’efficacia dei corticosteroidi nel Covid-19 e molte linee guida sul trattamento Covid-19, tra cui quelle del Who, dei National Institutes of Health (Usa), dell’European Society of Intensive Care Medicine e Society of Critical Care Medicine (Esicm/Sccm), non ne hanno inizialmente raccomandato l’utilizzo di routine a meno che i pazienti non fossero in shock refrattario o fossero precedentemente in terapia con corticosteroidi cronici prima della diagnosi di Covid-19. Per i pazienti ventilati meccanicamente con Covid-19 e Ards, le linee guida Esicm/Sccm suggerivano tuttavia che potessero essere usati i corticosteroidi”.

“L’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti ospedalizzati con malattia Covid-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno, in presenza o meno di ventilazione meccanica (invasiva o non invasiva)”, sottolinea la scheda.

“Sulla base delle attuali conoscenze, nella popolazione suddetta l’uso dei corticosteroidi dovrebbe essere considerato uno standard di cura in quanto è l’unico trattamento che ha dimostrato un beneficio in termini di riduzione della mortalità”.

Sulla base della revisione dei dati disponibili, l’Ema ha approvato l’utilizzo del desametasone negli adulti e negli adolescenti (dai 12 anni di età e con un peso di almeno 40 kg) che necessitano di ossigenoterapia supplementare (sia ossigenoterapia classica sia in ventilazione meccanica). Il desametasone può essere assunto per via orale o somministrato tramite iniezione o infusione (flebo) in vena. In tutti i casi, la dose raccomandata negli adulti e negli adolescenti è di 6 mg una volta al giorno per un massimo di 10 giorni.

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