Presentato il primo Rapporto sulle politiche di assistenza farmaceutica attuate dalle Regioni in Piano di Rientro

La presentazione del primo Rapporto sulle politiche di assistenza farmaceutica delle Regioni in Piano di Rientro, avvenuta ieri in streaming, ha evidenziato come le politiche regionali relative al contenimento della spesa farmaceutica,
attuate dalle Regioni sottoposte a Piano di rientro, non hanno portato i risultati sperati. Dal rapporto emerge che “gli acquisti diretti avvengono in media a prezzi maggiori di quelli effettuati dalle altre Regioni e i valori della spesa convenzionata
sono più alti, per le dinamiche prescrittive locali e per la mancata tendenza del cittadino a passare dall’originator all’equivalente“.

La pubblicazione, inaugura una nuova collana frutto delle elaborazioni dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali dell’AIFA (OsMed), descrive le azioni programmate e attuate dalle Regioni in Piano di Rientro
per individuare quali interventi si siano dimostrati maggiormente efficaci nel riqualificare la spesa farmaceutica e l’accesso al farmaco equo e sostenibile.
Il Rapporto include anche specifiche analisi di consumo e spesa a livello nazionale, con un confronto diretto tra Regioni in Piano di Rientro e non, per una lettura immediata delle attuali differenze regionali.

“Sono orgoglioso di poter presentare oggi questo Rapporto – ha commentato in apertura il Direttore Generale dell’AIFA Nicola Magrini – che si inserisce tra le attività dell’AIFA a supporto delle Regioni nell’ambito della governance della spesa e dell’assistenza farmaceutica e che anticipa il consueto rapporto annuale OsMed sull’impiego dei medicinali in Italia. Sono particolarmente affezionato all’attività dell’OsMed,
che ho potuto seguire fin dalla sua istituzione e che rappresenta per l’Agenzia uno strumento di monitoraggio fondamentale, per orientare le scelte di politica sanitaria e assistenziale ad un uso il più possibile ottimale del farmaco, come risorsa di salute essenziale”.

Quanto evidenziato dall’analisi dei Programmi Operativi 2016-2018 presi in esame nel Rapporto ha mostrato come le Regioni si siano maggiormente concentrate sul tema della razionalizzazione della spesa e in modo particolare sul potenziamento
del monitoraggio prescrittivo e sulla promozione delle procedure di acquisti centralizzati attraverso la definizione di fabbisogni regionali.
Altrettanto importante è stata considerata la gestione del canale distributivo da utilizzare per garantire l’accesso al farmaco, nell’ottica della continuità ospedale‐territorio.
In questo senso, ha aggiunto il Direttore dell’AIFA, “l’Agenzia intende sempre più agevolare lo scambio di informazioni con e tra le Regioni e supportarle con un feedback continuo sui loro andamenti di spesa e consumi farmaceutici,
così che possano meglio tarare le scelte previsionali e manageriali, nel rispetto della sostenibilità del nostro SSN”.

Un unico modello adottabile da tutte le Regioni, sia nella fase di programmazione che in quella di attuazione, potrebbe essere utile per ottenere un quadro più oggettivo e puntuale delle azioni poste in essere in ambito farmaceutico e consentire
ai Tavoli tecnici e alle Istituzioni preposte un monitoraggio più stringente ed efficace delle azioni programmate. Oltre ciò, è necessario sviluppare sistemi standardizzati di valutazione che non siano focalizzati esclusivamente sulla spesa,
ma che siano anche improntati a una maggiore misurazione dell’assistenza reale, che possano garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, sia in termini clinici che in termini economici.

“Un Sistema sanitario – ha concluso Nicola Magrini – che mai come in questa emergenza pandemica si è dimostrato prezioso nella sua componente universalistica, unitaria e soprattutto centralizzata”.

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