Vaccinazione pneumococcica in farmacia. Gemmato: “Non esistono motivi ostativi”

Sull’importanza della vaccinazione si è già discusso a sufficienza nel periodo pandemico, fra ‘negazionisti’ del virus e immunizzazioni di massa. Con la stagione invernale, ogni anno si riaccende il dibattito rispetto al vaccino antinfluenzale ma anche a quello contro infezioni da pneumococco. La vaccinazione pneumococcica, oltre a prevenire gravi patologie come polmoniti o meningiti soprattutto in anziani e bambini, consente di evitare la somministrazione della terapia antibiotica in tempi in cui un altro tema è al centro delle discussioni sanitarie, ovvero l’antibiotico-resistenza.

Nelle scorse ore il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha risposto all’interrogazione sul tema presentata da Stefano Benigni (FI), circa la possibilità di coinvolgere le farmacie, proprio nella campagna vaccinale antipneumococcica.

Nell’interrogazione Benigni ha sottolineato come l’emergenza Covid abbia consentito di sperimentare l’efficienza e l’utilità delle farmacie nelle campagne di prevenzione e profilassi, garantendo un accesso equo alla vaccinazione a tutte le fasce di popolazione.
A tal fine il deputato di Forza Italia ha suggerito di prevedere il coinvolgimento delle farmacie nelle campagne vaccinali antipneumococciche, per contribuire all’incremento delle coperture vaccinali.

Di seguito riportiamo parte dell’intervento del Sottosegretario Gemmato in risposta al collega Benigni.

“La rete di distribuzione dei medicinali offerta dalle farmacie è stata utilizzata al fine di diffondere e favorire la vaccinazione dei cittadini contro il Covid-19.
Pertanto, non sussistono, in via di principio, motivi ostativi all’avvio di una riflessione in merito alla vaccinazione antipneumococcica, valutandone gli aspetti relativi sia alle competenze professionali sia alle modalità di somministrazione diverse da quelle ordinarie, che si svolgono in un ambiente “protetto” quale quello di una struttura sanitaria.
Infatti, le farmacie convenzionate sono parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, quali presidi sanitari di rilievo che, in un’ottica di prossimità e nell’ambito della Farmacia dei Servizi, propongono al cittadino, tramite approcci proattivi, l’adesione a servizi di assistenza sanitaria rivolti alla cronicità ed alla prevenzione. Il coinvolgimento dei farmacisti e delle farmacie nelle campagne vaccinali costituisce, pertanto, un’importante opportunità per la valorizzazione del ruolo professionale del farmacista e, nel contempo, della funzione di presidio sanitario di prossimità svolta dalle farmacie.

La partecipazione dei farmacisti in generale alla campagna vaccinale rappresenta anche un passaggio importante al fine del miglioramento della sanità territoriale, che deve basarsi sul concetto di prossimità e sulla sinergia di tutti i professionisti che operano nel territorio, è nostra intenzione avviare ogni necessario approfondimento sulla vaccinazione antipneumococcica con riguardo alla possibilità che la stessa venga eseguita nelle farmacie, nel rispetto dei parametri di sicurezza e dei profili delle competenze professionali del farmacista, tenuto, inoltre, conto dell’esigenza di una specifica integrazione normativa”.

CORRELATI