Integratori alimentari. Ministero della salute: divieto di utilizzo di alcuni principi attivi

Si è assistito negli ultimi anni ad una evoluzione delle tipologie di integratori contenenti piante immessi in commercio, con particolare riferimento agli impieghi di estratti/preparazioni di piante.

Per questo motivo il Ministero della salute ha emanato una circolare che richiama alcuni principi, già enunciati in circolari precedenti, che vanno attentamente seguiti dagli attori coinvolti in tutte le fasi che portano alla commercializzazione di integratori alimentari per perseguire l’obiettivo di tutela della salute.

” In particolare – si legge nel documento – si fa riferimento agli impieghi di estratti/preparazioni di piante sempre più concentrati o titolati in principi attivi, che spesso non sono impiegabili negli integratori stessi, ma che, nonostante questo, sono stati riscontrati durante le attività di controllo del ministero e per i quali è stato imposto il divieto alla commercializzazione“.

La circolare ministeriale “in primo luogo, ribadisce la responsabilità, in carico agli operatori del settore alimentare (Osa), di garantire la sicurezza degli alimenti che immettono in commercio”.

“Ciò comporta, tra i vari aspetti da considerare – si legge nel documento – la necessità di scegliere ingredienti impiegabili sulla base delle norme vigenti, formulare integratori alimentari costituiti da combinazioni di ingredienti che risultino sicure sulla base dei dati scientifici disponibili, monitorando eventuali eventi avversi degli integratori per poter prontamente mettere in atto tutte le misure precauzionali necessarie per garantire la tutela della salute”.

Nella circolare si ricorda inoltre che “l’integratore alimentare, a prescindere dalla composizione, deve sempre rispondere ai requisiti della normativa specifica nonché a tutte le disposizioni normative applicabili a tutela della sicurezza alimentare (in riferimento a criteri chimici, fisici e microbiologici, ad esempio residui di prodotti fitosanitari, contaminanti, additivi, eccetera), nonché alle disposizioni generali relative all’etichettatura e alla pubblicità dei prodotti”.

“Come per le altre tipologie di integratori, gli operatori del settore alimentare sono tenuti a monitorare la sicurezza dei prodotti con piante fabbricati e immessi sul mercato, sulla base dell’evoluzione delle conoscenze scientifiche”, evidenzia il ministero.

“A tale riguardo, è tenuto, con urgenza, a comunicare al ministero della Salute eventuali nuovi dati a sua conoscenza su effetti collaterali o inattesi della pianta/piante impiegate nei propri prodotti, rendendo noti anche a tutti le iniziative adottate per garantire la tutela della sicurezza dei cittadini”, conclude la circolare ministeriale.

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