Giornata mondiale del diabete: “In Italia esiste oltre un milione di persone con diabete che non sa di esserlo”

Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Diabete, istituita nei primi anni 2000 dall’Assemblea delle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione dei governi su questa malattia, che colpisce nel mondo oltre mezzo miliardo di persone: 537 milioni di adulti, 1 su 10 sul pianeta, secondo gli ultimi dati dell’International Diabetes Federation (IDF), l’organizzazione mondiale che raggruppa le associazioni mediche e di tutela delle persone con diabete nel mondo. “Ma il dato che colpisce è la continua avanzata di questa malattia, che vede la IDF stimare in 643 milioni le persone con diabete nel 2030 e 783 milioni nel 2045 ossia una crescita di quasi il 50 per cento nei prossimi 25 anni, ma anche il fatto che, ad esempio, in Italia le persone con diabete diagnosticate siano circa 4,5 milioni, ma ne esista ben oltre 1 milione che è diabetico, ma non sa di esserlo”, ricorda Emilio Augusto Benini, presidente Fand – Associazione italiana diabetici.
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2022, Fand, attraverso le sue affiliate presenti nella maggior parte delle regioni, torna nelle piazze italiane, con l’obiettivo di cercare il “diabetico in ombra”, la persona che non sa di esserlo.
È questo uno dei principali obiettivi delle migliaia di iniziative di screening della glicemia gratuitamente offerti ai cittadini, avvalendosi della collaborazione dei centri diabetologici, del personale sanitario e infermieristico.

“Ritorniamo in piazza con decisione dopo la pandemia che ha bloccato queste attività, da Fand sempre portate avanti con grande attenzione – aggiunge Benini – per restituire ai cittadini la possibilità di sottoporsi al controllo della glicemia.
Un semplice controllo può dare una decisiva risposta per la vita. Quante volte, scendendo nelle piazze con i controlli glicemici, abbiamo trovato persone con 400 di glicemia, del tutto all’oscuro di questa loro situazione.
Noi di Fand abbiamo al primo posto della nostra mission la prevenzione, sia primaria sia secondaria. In questo particolare momento storico dove l’accesso alle strutture sanitarie riprende con gradualità, la nostra presenza in piazza non è sicuramente banale, anzi, rappresenta la giusta opportunità, al momento giusto per chi, appunto, vuole sottoporsi a un semplice controllo.”

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