Covid. In Italia tra 2-3 settimane vaccino contro Omicron 4-5

L’Agenzia europea del Farmaco ha dato il via libera a un vaccino Pfizer/Biontech per il Covid, efficace contro le subvarianti Ba.4 e Ba.5 di Omicron.

“Questa raccomandazione – spiega l’Ema in una nota – estenderà ulteriormente l’arsenale di vaccini disponibili per proteggere le persone dal COVID-19 mentre la pandemia continua e si prevedono nuove ondate di infezioni nella stagione fredda”.

Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 è destinato all’uso in persone di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno un ciclo primario di vaccinazione contro COVID-19. Il vaccino è una versione adattata del vaccino mRNA COVID-19 Comirnaty (Pfizer/BioNTech).

“I vaccini – rileva Ema – sono adattati per adattarsi meglio alle varianti circolanti di SARS-CoV-2 e dovrebbero fornire una protezione più ampia contro diverse varianti. La tempestiva valutazione dei dati disponibili su questi vaccini adattati consentirà la loro tempestiva diffusione nelle campagne di vaccinazione autunnali”.

I vaccini adattati funzionano allo stesso modo dei vaccini originali. Agiscono preparando l’organismo a difendersi dal COVID-19.

Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 contiene molecole chiamate mRNA che hanno istruzioni per produrre le proteine spike del ceppo originale di SARS-CoV-2 e le sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5.

La proteina spike è una proteina sulla superficie del virus di cui il virus ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo e può differire tra le varianti del virus. Le proteine spike nelle sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 sono identiche. Adattando i vaccini, l’obiettivo è ampliare la protezione contro le diverse varianti.

“Il nuovo vaccino anti-Covid aggiornato alle sottovarianti Omicron 4 e 5 sarà disponibile tra 2-3 settimane”. Lo ha annunciato a RaiNews24 Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa.

“Il nuovo prodotto è stato approvato con gli stessi criteri con cui è stato autorizzato negli Stati Uniti, cioè solo con dati sugli animali, il che significa – sottolinea il Dg – che si è standardizzata una nuova tecnica di approvazione, come per la vaccinazione antinfluenzale”.

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